Un miliardo e 380 milioni: tanto stanzia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il Fascicolo sanitario elettronico, che riporta la storia sanitaria di ogni cittadino italiano. La missione è promuovere il documento nelle regioni rimaste indietro e renderlo interoperabile, cioè “leggibile” sui terminali di ASL ed Ospedali, tra regioni che lo hanno sviluppato in casa con proprie specifiche.